Vivere il Comune
Tutti gli eventi, le iniziative e i luoghi d’interesse per scoprire e vivere il territorio comunale.
Incerta è l'origine del centro collinare. Nel nono secolo a.C. una popolazione di stirpe fenicia, abili navigatori, si stabilirono nella odierna riviera jonica, più precisamente nel territorio denominato anticamente Tamaricium sive Palme (collocabile tra Roccalumera e Furci Siculo). Essi iniziarono ad instaurare rapporti con le popolazioni autoctone dell'entroterra, con le quali nacquero relazioni durature. Nel 734 a.C. viene fondata Naxos, prima colonia greca in Sicilia, è quindi inevitabile la nascita di legami con i colonizzatori greci, la cui lingua e cultura influenza notevolmente il territorio. Nel 264 a.C. sull'isola arrivano i Romani, in aiuto dei Mamertini (soldati mercenari al servizio del tiranno di Siracusa).
La presenza dei Mamertini a Mandanici è testimoniata dal ritrovamento di un orcio di terracotta, contenente monete in bronzo e argento, alcune delle quali recano l'incisione "Mamertinov", il loro ritrovamento è avvenuto nei primi anni '50 durante i lavori di sistemazione della sede stradale della piazza Duomo. Dopo i Romani, seguendo il corso della macrostoria della Sicilia, arrivano i Bizantini, i quali vengono sconfitti dagli arabi nel 965 con la presa di Rometta. Mandanici cadde sotto la dominazione araba nel 900, data non sicura poiché le fonti riportano l'episodio in anni diversi. Gli arabi lasciano profonde tracce nei tratti somatici, nell'assetto urbanistico e nelle attività come l'agricoltura, oltre che nella lingua locale.
Nel 1061, con l'arrivo dei Normanni, si apre una nuova pagina di storia. Le notizie e le informazioni sul paese iniziano ad aumentare con la fondazione, da parte del Gran Conte Ruggero d'Altavilla dell'abbazia intitolata alla Vergine Annunziata (anno 1100), gestita dai monaci basiliani. Gli abati che si susseguivano ebbero non solo il potere spirituale, ma anche quello temporale, con la possibilità di ingrandire l'originario nucelo abitativo e di sottoporre la popolazione alla loro autorità. Difficile discutere sulle origini del toponimo, strettamente collegato alla presenza dell'abbazia e comunque di derivazione greca. Successivamente il paese è stato influenzato dalle varie dominazioni a cui fu soggetta la Sicilia.
Da annotare come nel '500, durante la dominazione spagnola, in paese fosse nato un gruppo di seguaci della riforma luterana, tra cui dovevano esserci anche personalità di spicco; la repressione fu affidata allo spietato vescovo di Patti, Sebastian Bartolomeo. Nella seconda metà del '600 Mandanici prende parte alla rivolta di Messina, in favore dei francesi. Ancora a Messina, questa volta in occasione dei moti del 1821 contro Ferdinando I Borbone partecipano alcuni mandanicesi, che rispondono ai nomi di Giuseppe Mazzullo (sindaco dal 1864 al 1869) e Domenico Scuderi. Giuseppe Mazzullo era il padre del Cavaliere Luigi, che partecipò alla battaglia di Milazzo con Garibaldi, e fu il promotore della costruzione della strada provinciale 25 Roccalumera Mandanici.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 3609 del 27 ottobre 1983.
«Interzato in palo: il PRIMO troncato: a) d'azzurro, a quattro torri d'argento, 2 e 2; b) partito: nel 1º d'argento, alla bordura di verde, caricata di sei bisanti del campo; nel 2º sbarrato di nero e d'oro di dieci pezzi; il SECONDO interzato in fascia: a) partito: il primo inquartato in decusse: nel 1º e nel 4º palato di rosso e d'oro di quattro pezzi; nel 2º e nel 3º d'argento; il secondo, troncato: nel 1° d'azzurro, nel 2º d'argento, al leone di rosso; b) d'oro, a tre gigli d'azzurro; c) di rosso, a tre gigli d'oro; il TERZO d'oro, a sei tortelli di verde, 1, 2, 2, 1. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di colore azzurro.
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Calendario delle Manifestazioni estive del Comune di Mandanici.
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